Conglomerato
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Conglomerato. Roccia composta da granuli (clasti) con diametro superiore a 2 mm. I clasti possono essere di natura terrigena (derivati cioè dallo smantellamento di rocce silicee), o carbonatica (derivati da resti di organismi a scheletro o guscio calcareo oppure dallo smantellamento di rocce calcaree e dolomitiche più antiche). Oltre ai granuli di taglia maggiore (clasti), possono esserci granuli di dimensioni molto minori che riempiono gli interstizi tra i clasti stessi: la matrice. Ad esempio, se i clasti sono ciottoli, la matrice potrà essere sabbiosa o anche argillosa. Infine, dalle soluzioni che circolano nel sedimento possono precipitare sali che vanno a costituire il cemento della roccia. la cementazione può essere parziale (quando parte degli interstizi tra i clasti rimane libera) o totale. Il cemento può essere a sua volta di varia natura: calcite, dolomite, silice (quarzo, calcedonio...etc.), gesso, argilla, ossidi e idrossidi, fosfati, a seconda dell'ambiente di sedimentazione e della composizione delle acque sotterranee. Nella letteratura geologica i conglomerati si suddividono tradizionalmente in:
brecce - clasti con spigoli vivi (minore "maturità tessiturale", indice di una minore distanza di trasporto dei clasti dall'area di origine); puddinghe - clasti arrotondati (maggiore "maturità tessiturale", indice di un trasporto più lungo).
Tuttavia il termine "puddinga" è ormai caduto in disuso nella letteratura geologica più recente, sostituito dal termine generale "conglomerato", ora utilizzato anche per i litotipi a clasti arrotondati.