Citto Maselli
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Citto Maselli (vero nome Francesco Maselli; Roma 9 dicembre 1930) è un regista cinematografico italiano.
[modifica] Biografia
Nato in una famiglia estremamente colta (suo padre è un raffinato critico d'arte la cui casa è frequentata da prestigiosi scrittori) partecipa giovanissimo alla Resistenza partigiana ed ancora ragazzo manifesta la sua adesione al comunismo. Nel 1949 si diploma al Centro sperimentale di cinematografia, diventando per breve tempo assistente alla regia ed aiuto regista per Luigi Chiarini e Michelangelo Antonioni in diversi film e documentari.
Dopo il documentario da lui diretto Bagnaia paese italiano del 1949, nel 1953 collaborerà con Luchino Visconti nella commedia Siamo donne e nello stesso anno diresse con Cesare Zavattini l'episodio Storia di Caterina del film Amore in città. Il suo esordio con i lungometraggi avvenne nel 1955 con Gli sbandati, film sulla Seconda guerra mondiale interpretato fra le altre da Lucia Bosè.
Nel cinema di Maselli i ritratti psicologici e le problematiche sociali dei personaggi sono trattati in chiave neorealista, ed inoltre nelle sue pellicole si nota sempre un impegno ideologico, politico e morale. Dopo I delfini (1960, con Claudia Cardinale) il suo film più apprezzato dalla critica fu Gli indifferenti del 1964, in cui, portando sullo schermo l'omonimo romanzo di Moravia, narrò le vicende di una famiglia in decadenza della borghesia romana.
In Lettera aperta a un giornale della sera del 1970 (in parte autobiografico) narra la vicenda di un gruppo di intellettual comunisti che, annoiati dalla routine quotidiana, decidono di fondare una brigata internaziale di combattenti per il Vietnam e di partecipare al conflitto dalla parte di Ho Chi Minh. Il suo "cinema-verità" tornò prepotentemente a galla in Il sospetto di Francesco Maselli (1975, con Gian Maria Volonté), storia di un operaio aderente al Partito Comunista Italiano che viene inviato in Francia a stanare un infiltrato.
Tra gli altri suoi film meritano una citazione Storia d'amore del 1986 (che vinse il premio speciale della giuria al Festival di Venezia), Codice privato del 1988 (ispirato alla Voce umana di Jean Cocteau, con Ornella Muti) e Cronache del terzo millennio del 1996 (sul tema degli esclusi). Finora la sua ultima fatica sul grande schermo è Il compagno (1999), che vinse l'Efebo d'oro al festival del cinema di Agrigento.
Attivo anche come fotografo, Maselli è sempre rimasto ai margini del successo, ma è tuttavia un importante personaggio del cinema italiano per la sua passione civile e politica, nonché per l'impegno che ha profuso nell'Associazione degli autori cinematografici che ha portato alla nuova legge sul cinema del 1995. Nel 2001, durante il G-8 di Genova, ha coordinato sé stesso ed altri registi nella realizzazione di un documentario sugli scontri tra no-global e forze dell'ordine, con un'accento particolare sulla vicenda di Carlo Giuliani.
Apprezzato oratore nei congressi di Rifondazione Comunista, Maselli scrive spesso articoli sul quotidiano Liberazione e recentamente ha preparato lo spettacolo autobiografico Frammenti di Novecento.
[modifica] Filmografia
- Bagnaia paese italiano (1949)
- Amore in città (1953)
- Gli sbandati (1955)
- La donna del giorno (1956)
- I delfini (1960)
- Le italiane e l'amore (1962)
- Gli indifferenti (1964)
- Fai in fretta a uccidermi... ho freddo (1967)
- Ruba al prossimo tuo (1968)
- Lettera aperta a un giornale della sera (1970)
- Il sospetto di Francesco Maselli (1975)
- Storia d'amore (1986)
- Codice privato (1988)
- Il segreto (1990)
- L'alba (1991)
- Cronache del terzo millennio (1996)
- Il compagno (1999)
