Camarón de la Isla

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Camarón de la Isla, nome d'arte di José Monge Cruz (San Fernando, Cadice, 5 dicembre 1950 - Badalona, 2 luglio 1992) è stato un cantante andaluso di flamenco, figlio di Juana Cruz e Juan Luís Monge Núñez. Il suo soprannome gli fu dato dallo zio José, per via della sua magrezza, dei suoi capelli rossi e la pelle bianca, che secondo lui lo facevano sembrare un gambero (in spagnolo camarón). L'artista morì all'età di 41 anni, vittima di un cancro ai polmoni.

[modifica] Biografia

Camarón fu il sesto di otto fratelli. Fin da bambino aiutò suo padre, appassionato di canto flamenco, nella fucina dove lavorava, finché questo non morì di asma pur essendo ancora molto giovane. A partire da questo momento la famiglia ebbe difficoltà economiche e per questo fin dall'età di sette anni Camarón iniziò a cantare nelle taverne. Nel 1962 vinse il primo premio del Concurso Flamenco del Festival di Montilla (Córdoba). In quell'epoca cominciò a cantare a la Venta de Vargas della sua città natale e cominciò a diffondersi la sua fama. Canta, tra gli altri, con Dolores Vargas e la Singla e fa diverse tournée in Europa e in America. Nel 1966 vince il primo premio nel Festival del "Canto Jondo" di Mairena del Alcor. Successivamente si trasferisce a Madrid con Miguel de los Reyes.

Nel 1968 si stabilizzò nel locale di flamenco di Torres Bermejas, dove rimase per dodici anni. Lì conobbe Paco de Lucía, con il quale incise dieci dischi tra il 1968 e il 1977 nei quali collaborò anche il fratello di quest'ultimo, Ramón de Algeciras. E' in questi anni che avviene la sua evoluzione come cantante, passando da uno stile eterodosso ad uno più personale. Nel 1976 si sposò con Dolores Montoya, "La Chispa" (la "scintilla"), nella località La Línea de la Concepción, accompagnato da suo fratello Manuel e la ballerina Manuela Carrasco. I due ebbero quattro figli.

Nel 1980, sotto il nome di Camarón, pubblica "la Leyenda del tiempo", disco che fu un autentica rivoluzione nel mondo del flamenco per l'introduzione di sonorità proprie del jazz e del rock. Sono presenti inoltre vari adattamenti di poemi di Federico García Lorca con la musica di Ricardo Pachón e Kiko Veneno. Da questo momento comincia la collaborazione con Tomatito.

Nel 1986 Camarón fu condannato ad un anno di prigione per il reato di "delito de imprudencia temeraria con resultado de muerte" (omicidio colposo) dopo un incidente stradale nel quale morirono due persone. Il cantante non finì in carcere grazie alla mancanza di precedenti penali.

Nel maggio del 1987 recita per tre giorni nel Cirque d'Hiver di Pargi con un esito clamoroso. Nel 1989, incide "Soy Gitano", il disco più venduto della storia del flamenco, nel quale collabora Vicente Amigo. Il 1992 è la data dell'ultimo disco pubblicato quando Camarón era ancora in vita, "Potro de Rabia y Miel", che racconta delle chitarre di Paco de Lucia e Tomatito.

Il primo luglio del 1992, all'età di 41 anni morì a Badalona (Barcelona), vittima di un cancro ai polmoni. Fu sepolto nella sua città natale di San Fernando.

La sua vita è stata portata al cinema da Jaime Chávarri nel film Camarón (2005).

[modifica] Premi

Primo premio al concorso "Cante Jondo" Antonio Mairena, 1973.
Premo nazionale di canto della cattedra di flamencologia e studi folcloristici andalusi di Jerez. 1975
Trofeo Lucas López de la Peña Flamenca El Taranto di Almería, 1985.
IV chiave d'oro del canto Flamenco, 2000 (titolo postumo)

Altri riconoscimenti ottenuti da Camarón includono: Figlio prediletto di San Fernando (1992), medaglia al merito artistico del municipio di Madrid, medaglia d'oro della giunta dell'Andalusia, medaglia d'oro delle belle arti, figlio adottivio della città La Línea de La Concepción.