Beniamino Gigli
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Beniamino Gigli (Recanati, 20 marzo 1890 - Roma, 30 novembre 1957), cantante lirico italiano, tenore di fama internazionale, uno dei più celebri cantanti d'opera del XX secolo. Dotato di una voce tenorile di rara estensione, venne paragonato più volte a Enrico Caruso (chiamato spesso "Caruso Secondo", lui preferiva essere "Gigli Primo").
Nato a Recanati, in provincia di Macerata, figlio di un calzolaio che faceva anche il campanaro del Duomo, Gigli mostrò subito grandi attitudini per il canto e fu accolto nel Coro dei Pueri Cantores della Cattedrale. Fino ai 17 anni fece vari mestieri per vivere. Ha cominciato a studiare il canto con il maestro Quirino Lazzarini, organista e direttore del Coro della La Santa Casa di Loreto, dopodiché, vincendo nel 1911 un concorso per una borsa, si è potuto iscrivere a Roma al Liceo musicale di Santa Cecilia sotto la guida di Enrico Rosati.
Gigli ha fatto il suo debutto nel ruolo di Enzo nella Gioconda di Amilcare Ponchielli a Rovigo nel 1914, dopo aver vinto un altro concorso di canto a Parma. Da lì la carriera di Beniamino Gigli fu tutta in ascesa e lo portò ad interpretare pressoché tutti i principali ruoli tenorili dell'opera.
Nel novembre del 1918 cantò al Teatro alla Scala di Milano in Mefistofele di Arrigo Boito, sotto la direzione musicale di Arturo Toscanini. Il 26 novembre 1920 esordì al Teatro Metropolitan di New York, di nuovo nel Mefistofele. Seguirà Andrea Chénier di Umberto Giordano, che canterà per 11 stagioni consecutive, il Rodolfo della Bohème di Giacomo Puccini, L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti e altri successi. Rimase incontrastato protagonista al Metropolitan per 12 anni, succedendo come rappresentante della tradizione italiana al mitico Caruso.
Nel 1932 tornò a Roma per cantare all'Opera, alla quale dedicherà gran parte della propria attività italiana. Dopo la guerra riprende la sua attività internazionale fino al 1955.
Ha girato 16 film, con Alida Valli, Isa Miranda, Maria Cebotari e altre interpreti famose.
È stato anche uno dei più mirabili interpreti della canzone napoletana, avvalendosi per questo tipo di musica della collaborazione del maestro Ernesto de Curtis. Si ricorda la sua partecipazione al film Carrosello napoletano di Ettore Giannini (1953) dove canta splendidamente "O sole mio", "Funiculi' funicula'", "Voce 'e notte" e "Marechiare".
Il 25 maggio 1955 ha dato l'addio all'arte con un celebre concerto alla Constitution Hall di Washington. È morto a Roma il 30 novembre 1957 all'età di 67 anni.
