Battaglia di Isso
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La Battaglia di Isso fu combattuta dai macedoni di Alessandro Magno, che sconfissero i persiani di Dario III. Circa 40.000 erano i macedoni (5.000 cavalieri e 35.000 fanti), mentre le fonti sono discordi sull’ammontare delle forze persiane: secondo Arriano e Plutarco erano 600.000 uomini, secondo Diodoro Siculo e Giustino 400.000, secondo Curzio Rufo 250.000.
La battaglia ebbe luogo a sud dell’antica città di Isso, che è vicina all’odierna Iskenderum (in Turchia) sul piccolo fiume detto Pinaro, la cui ubicazione è discussa: per i vecchi storici era il fiume Deli Tchai, ma N.G.L. Hammond e A.M. Devine ritengono invece che sia il fiume Payas. Quest’ultima identificazione sembra essere la più convincente sulla base di calcoli fatti partendo da Callistene e da Diodoro Siculo.
Alessandro era giunto in Asia Minore nel 334 a.C. e aveva sconfitto il locale satrapo persiano nella battaglia del Granico. Dopodiché procedé nell’occupazione dell’Anatolia. Mentre si trovava a Tarso, il re macedone seppe che Dario stava ammassando una grande armata a Babilonia.
Dopo una serie di manovre di aggiramento, i due eserciti si scontrarono nella piana di Isso. Alessandro rischiava di essere intrappolato dall’armata nemica e allora prese l’iniziativa. Sulla destra la cavalleria scelta e la fanteria, guidate da Alessandro in persona, travolsero il fianco sinistro e il centro dell’esercito persiano. E anche la difficile situazione in cui la cavalleria tessalica e tutta l’ala destra macedone si erano venute a trovare fu ribaltata. L’armata persiana andò in frantumi e il Grande Re persiano si diede alla fuga, oltre l’Eufrate.
Alessandro catturò anche la famiglia del re persiano. La strada per la conquista dell’Impero persiano era ormai aperta.
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