Antipapa Ursino
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Ursino, noto anche come Ursicino, fu eletto Papa nel 366, nel corso di un'elezione violenta e contestata, come rivale di Papa Damaso I. Governò a Roma per diversi mesi nel 366-367, venne in seguito dichiarato un antipapa e morì dopo il 381.
Papa Liberio era stato messo al bando nel 355, come risultato di un conflitto con l'imperatore Costanzio circa il trattamento dell'Arianesimo. L'Antipapa Felice II venne imposto come suo successore. Dopo la morte dell'imperatore, Liberio venne infine reinstallato e Felice espulso da Roma. I partiti rivali rimasero comunque altamente polarizzati.
Liberio morì il 24 settembre 366. Nella Chiesa degli albori, i nuovi vescovi di Roma erano scelti nel modo tradizionalmente usato nelle altre diocesi, ovvero, il clero assieme alla gente della diocesi, eleggeva o sceglieva il nuovo vescovo alla presenza degli altri vescovi della provincia. Questo era un metodo semplice in una piccola comunità di cristiani resa unita dalle persecuzioni. Ma quando la congregazione cristiana di Roma crebbe in dimensioni, l'acclamazione di un nuovo vescovo si scontrava con una serie di divisioni. Pretendenti rivali e una certa ostilità di classe tra candidati patrizi e plebei turbarono alcune elezioni episcopali. Allo stesso tempo, gli imperatori del IV secolo si aspettavano di confermare ogni nuovo Papa.
I partigiani aristocratici di Felice appoggiarono l'elezione di Damaso, ma i rivali sostenitori di Liberio, i diaconi e i laici, appoggiarono Ursino; i due vennero eletti simultaneamente, in un'atmosfera di rivolta. Le fazioni si erano già scontrate agli inizi di Ottobre. Tale fu la violenza e lo spargimento di sangue che i due praefecti della città vennero chiamati a ristabilire l'ordine, e dopo un iniziale imprevisto, quando furono respinti nei sobborghi e un massacro di 137 persone venne perpetrato nella Basilica di Sicinino (Ammiano Marcellino), i prefetti bandirono Ursino in Gallia. Ci furono ulteriori violenze quando questi ritornò, che proseguirono quando Ursino venne nuovamente esiliato.
Gli storici della Chiesa, come Geronimo e Rufino presero le parti di Damaso. In un sinodo del 378 Ursino venne condannato e Damaso esonerato e dichiarato come vero Papa. Ursino continuò a intrigare contro Damaso nei pochi anni successivi, e tentò senza riuscirvi di rinverdire le sue pretese alla morte di Damaso. Ursino faceva parte del partito ariano a Milano, secondo Sant'Ambrogio (Epistole iv).
Un decreto del 502, durante il regno di Papa Simmaco, stabilì che i laici non dovevano più votare per le elezioni del Papa e che solo i membri più alti del clero dovessero essere considerati eleggibili.
[modifica] Collegamenti esterni
- Henry Wace, Dictionary of Christian Biography: Ursino; un resoconto storico equilibrato, con una citazione dettagliata dell'imparziale storico pagano Ammiano Marcellino (in inglese)