Albite
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Albite | |
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Classificazione Strunz | VIII/J.07-20 |
Formula chimica | NaAlSi3O8 |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | triclino |
Classe di simmetria | pinacoidale |
Parametri di cella | a=8,144 b=12,787 c=7,16 |
Gruppo puntuale | 1 |
Gruppo spaziale | C1 |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2,62 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 6 - 6½ |
Sfaldatura | [001] perfetta, [010] buona |
Frattura | irregolare |
Colore | bianco, a volte incolore con tonalità blu, gialle, arancio |
Lucentezza | vitrea od opaca se alterata |
Opacità | da translucia ad opaca, raramente trasparente |
Riflessi | bianco |
Diffusione | |
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L'albite è un minerale del gruppo dei feldspati. È l'elemento della serie del plagioclasio contenente sodio, per definizione deve contenerne almeno il 90%. È un tectosilicato.
La scoperta è avvenuta nel 1815 in Svezia, il nome deriva dalla parola latina albus che significa "bianco" per via del colore tipico.
Indice |
[modifica] Abito cristallino
I cristalli di albrite hanno forma rettangolare di sezione quadata con terminazione pinacoidale.
[modifica] Origine e giacitura
Si trova nei graniti e pegmatiti nonché nei depositi delle vene idrotermali.
[modifica] Forma in cui si presenta in natura
L'albite si presenta in cristalli piatti e tabulari, la varietà cleavelandite presenta cristalli anche di 15 cm ma spessi solo qualche millimetro. L'albite presenta solitamente il fenomeno della geminazione sotto forma di piccole striature parallele sulla faccia del cristallo. Spesso compare come segregazioni parallele alternate con microclino rosa nella perthite in seguito all'esoluzione in fase di raffreddamento.