Akragas Calcio

L'Akragas Calcio è una società calcistica di Agrigento. Fondata nel 1999 dalla fusione tra Agrigento e Akragas, la società ha radici abbastanza antiche. La prima società calcistica agrigentina, l'Associazione Calcio Agrigento, giocò alcune stagioni in I Divisione e in Serie C prima della seconda guerra mondiale. Nel 1952 la squadra si sciolse per fallimento e fu rimpiazzata dall'Unione Sportiva Akragas, antenata dell'attuale società.

Tra i fondatori della nuova squadra vanno ricordati Enzo Lauretta (sindaco della città negli anni cinquanta, critico letterario e autore di numerosi volumi su Luigi Pirandello) e Francesco Alaimo, che assunse la carica di direttore generale della società capace, con pochissimi mezzi, e per pura passione, di portare la squadra fino alla serie C e di farla competere persino per la promozione in B nei primi anni sessanta (il miglior risultato è il 3° posto nel girone C di Serie C nel 1962-63). Berti, Galeotti, Mora, Neri, i fratelli Salemi, Gallo e Mario Rossi (per dieci anni numero dieci della squadra) sono alcuni dei protagonisti di quel periodo.

Dopo un decennio di Serie D, tra il 1980 e il 1983 l'Akragas ottenne una doppia promozione dalla Serie D alla Serie C2. Questa era la formazione che arrivò seconda nel 1983: Ritrovato, Lorenzini, Cracchiolo, Casadei, Rossi, Gaudenzi, Cau, Colusso, Catalano, Catarci, De Brasi. In terza serie rimase due anni guidata da Franco Scoglio, arrivando 10° e 17°.

La seconda retrocessione consecutiva (nel 1986) fece rischiare il fallimento: l'Akragas cambiò nome in U.S. Agrigento Hinterland e poi, dopo la fusione con il Favara, Agrigento-Favara. Nel 1994 arriva un ancor più umiliante doppio fallimento: l'Akragas crolla così dalla C2 alla Seconda Categoria in due stagioni. Nel 2005-06 disputava il campionato di Eccellenza.

[modifica] Vecchie rose

2001-02: Danilo Fenech, Pietro Alotto; Giovanni D'Amico, Calogero Farruggia, Enzo Burceri, Marco Ferrara, Calogero Bonfatto, Antonio Cammilleri, Vincenzo Trupia; Roberto Satorini, Fabio Cenani, Rodolfo Cortese, Alberto Bilella, Federico Pace, Giuseppe Agozzino; Nuccio Petrolà, Calogero Alaimo.