Agostinho Neto
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António Agostinho Neto (Icolo e Bengo, Angola 17 settembre 1922 - Mosca, 10 settembre 1979) è stato il primo presidente dell'Angola (dal 1975 al 1979) nonché poeta e leader del movimento nazionalista del suo paese.
Figlio di un pastore metodista. Divenne figura di spicco negli '40 quando entrò a far parte di un movimento volto alla riscoperta della cultura tradizionale angolana.
Si allontanò per un periodo dall'Angola per studiare medicina a Lisbona, tornato in patria entrò in contrasto con le autorità coloniali che vedevano in lui un elemento di disturbo. Venne arrestato (il 6 giugno 1960) per le sue attività politiche scatenando le proteste dei suoi pazienti che vennero però soffocate dalle truppe coloniali. Detenuto a Capo Verde e poi a LIsbona riuscì a scappare in Marocco nelluglio 1962 guidando la resistenza dall'esilio.
Fu uno dei fondatori nel 1956 del MPLA, una delle tre fazioni che rivendicavano l'allontanamento del Portogallo dall'Angola. Dopo l'indipendenza ottenuta l'11 novembre 1975 andò alla guida del paese, il suo governo sviluppò relazioni strette con l'Unione Sovietica e gli altri stati a regime comunista. Nel maggio 1977 sopravvive ad un attentato. Muore a Mosca dove si era recato per farsi curare un cancro al pancreas.
Nelle funzioni di presidente e guida del MPLA gli successe José Eduardo dos Santos.
