Il castello
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Il castello (titolo originale tedesco: Das Schloß) è un romanzo di Franz Kafka pubblicato postumo nel 1924.
Esso è incompleto come molti romanzi di Kafka (lui li definiva "torsi di romanzo").
[modifica] La trama
L'agrimensore K è stato chiamato nelle terre di un signore residente in un castello, ma ad ogni mossa viene intralciato da burocrati. Egli non può risiedere nel villaggio senza un'autorizzazione del castello, che non riesce però a raggiungere.
Infatti si perde in un labirinto di strade e i suoi aiutanti sono troppo puerili per aiutarlo.
Il signore del castello governa il suo regno con leggi ingiuste e incomprensibili e l'uomo è alienato da queste leggi e la vita diventa un inferno.
Quando sembra non ci sia niente da fare un burocrate gli vuole spiegare come risolvere i suoi problemi. Ma lui si addormenta.
[modifica] Bibliografia
Adriano Fabris, in Paradossi del senso, Questioni di filosofia (ed. Morcellania, 2002), usa Il Castello di Kafka come metafora per descrivere l'aporia della filosofia ermeneutica data l'insensatezza del senso. Cioè come un atto interpretativo qualsiasi debba partire da un presupposto che dia ad esso senso, ma il presupposto, in quanto tale, non può essere ulteriormente ricondotto a un senso.
